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シックスエイトシックス 686 メンズ スノーボード ウェア【GLCR Ether
La Gazzetta dell’Ebro
La Gazzetta dell’Ebro - Dicembre 2016 - N. 12
Il Minibasket di Dave
Ciao Davide, come prepari ogni singola
lezione?
Ciao lettori, spero di non annoiarvi
troppo. Il mio "metodo" è quello di suddividere l'anno in 3 parti (iniziale, centrale,
finale). Ogni trimestre ha delle capacità e
degli obbiettivi che cerco di far raggiungere ai miei miniatleti. Nello specifico,
un'ora prima di ogni lezione preparo
l'allenamento per iscritto per entrambe le
ore cercando di variare il più possibile i
giochi/esercizi.
Quando vedi che la situazione sta sfuggendo di mano ed i bambini iniziano a
non seguire, cosa fai per riconquistare
la loro concentrazione?
L'attenzione dei bambini quando spieghi i
giochi è di circa 10 secondi, purtroppo.
Quindi cerco di proporre giochi semplici
ed utilizzare sempre qualche ragazzo
come esempio, in modo tale che gli altri
possano imitarlo.
Se durante un allenamento la situazione
sfugge di mano raggruppo tutti i ragazzi a
centrocampo e cerco di far capire che se
anche solo uno disturba compromette il
lavoro di tutta la squadra. Le volte successive saranno gli stessi ragazzi a dire al
"disturbatore" di smetterla.
Qual è il complimento più bello che hai
ricevuto da un tuo miniatleta?
Sicuramente il complimento più bello è
quando sento che un mio miniatleta non
vuole tornare a casa perchè preferirebbe
continuare a fare lezione perché si sta
"divertendo troppo".
Perché il basket può servire ad un
bambino?
Gli obbiettivi del minibasket sono quelli
di sviluppare tutte le capacità motorie di
un bambino, utilizzando il gioco del
basket come mezzo. In parole povere, un
bambino di prima elementare può svilup-
pare quelle capacità fondamentali per
crescere e divertirsi, giocando allo stesso
tempo! Inoltre, essendo un gioco di squadra, sviluppa tutta la parte relazionale
che è fondamentale per i bambini delle
elementari!
Last but not least, perché è lo sport più
bello del mondo!!!
Avete appena perso una partita. Cosa
dici ai tuoi bimbi?
Avendo sempre allenato campionati non
competitivi, vincere non è mai stato un
obiettivo primario. Dopo ogni partita
faccio i complimenti ai miei ragazzi
qualsiasi sia il risultato. Se vedo qualche
ragazzo più abbattuto rispetto agli altri,
cerco di spronarlo a dare il massimo il
giorno dopo in palestra per migliorarsi
sempre di più.
Lakers che hanno dominato la lega e di
mille mila altre cose. Perché ho scelto
questi 3 nomi? Non credo ci sia bisogno
di spiegarvelo: il miglior allenatore all
time e i 2 più forti giocatori della storia
di questo sport! Direi che può bastare.
Quanto hai ricevuto dal basket?
Gioco a basket da quando avevo 4 anni,
molti dei miei amici attuali sono gli
stessi che ho incontrato in palestra 20
anni fa. Direi che ho ricevuto tantissimo
da questo sport. Ora cerco di ricambiare
insegnando ai bambini. Mi sembra uno
scambio equo.
Cosa manca a Milano per il minibasket e per il basket?
La prima cosa che manca sono le strutture.
Ci sono troppo poche palestre in rapporto
al numero di società presenti sul territorio ed in genere sono gestite male. D'altro canto, forse le società dovrebbero
cercare di collaborare un po' di più tra di
loro per migliorare tutto il sistema cestistico di Milano ed hinterland.
Qual’é la migliore tua caratteristica di
giocatore?
Senza dubbio le mie doti fisiche ed atletiche.... Scherzi a parte, sono un giocatore di sistema che cerca di dare ordine al
gioco di attacco. Cerco di punire le
difese con qualche tiro da 3 appena mi
lasciano un metro di spazio.
Eravamo quattro amici al bar.... con
quali altre tre persone del mondo del
basket si siederebbe Davide?
In un bar a Santa Monica mi vedrei bene
con Kobe, Phil (Jackson) e MJ a parlare
dell'attacco a triangolo, dei Bulls e dei
ENNESIMA OCCASIONE SPRECATA
Fervono i preparativi per la notte di
Natale, ma non riusciremo a trovare sotto
l’albero l’ultimo regalo che avremmo
potuto farci quest’anno. La trasferta a
Lesmo infatti ci rimanda a casa con
un’altra sconfitta. E questa, per dirla tutta,
se avessimo avuto più gambe avremmo
potuto evitarla, dato che tecnicamente
non c’era divario tra le compagini. Il problema è che con il trascorrere dei minuti
ci troviamo sempre più in affanno mentre
gli avversari trovano spazi e varchi fondamentali per impostare il loro gioco.
Noi, fintanto che il fiato regge, riusciamo
a contenere e rispondere a una Lesmo
2004 che ha tiratori degni di nota ma che
fatica ad infilarsi nelle strette maglie della
nostra difesa. Poi la fisicità prende il
sopravvento e soccombiamo perdendo
una buona occasione per rimanere in
vetta.
In fase conclusiva sbagliamo molto e
questo rende tutto più difficile. Recupe-
riamo pochi palloni e ne perdiamo molti
anche in fase di costruzione, cosa inusuale per il nostro livello tecnico. I parziali
22-20, 45-37, 73-56 e 89 a 73 raccontano
l’involuzione di Ebro, il calo continuo e
inarrestato che non ci lascia scampo di
fronte a chi non sbaglia una bomba e
trova combinazioni non appena lasciamo
la possibilità di entrare nel nostro pitturato.
Finiscono così i confronti di questo 2017
che ci ha regalato soddisfazioni nella
scorsa stagione e un inizio esaltante in
questa nuova avventura nella C Silver,
ma che ci ha visti in forte calo nelle
ultime prestazioni. Prima di mangiare il
panettone ci aspettano un paio di allenamenti per ritrovare il giusto spirito e non
lasciare troppo spazio ai bagordi, dato
che la fisicità si è rivelata una nostra
pecca sulla quale dover lavorare. Ci rivedremo sugli spalti l’8 gennaio al Carraro
contro la Di.Po.Vimercate.
Nel mentre i ragazzi lavoreranno duro
per tornare ad essere una squadra che
può ambire alla promozione al campionato superiore.
Auguriamo buone feste a tutti e ricordiamo che i nostri atleti vi aspettano per il
vostro indispensabile tifo.
Forza Ebro
Ebro Basket : Monzani 3, Borroni 8, Del
Vescovo, Fontana 11, Grampa 15, Contardi, Piovani 6, Binaghi, Peghin, Ardizzone 18, Milani n.e, Rolandi 12. All. B.
Contardi.
La Gazzetta dell’Ebro
La Gazzetta dell’Ebro - Dicembre 2016 - N. 12
Bentornato Giovanni!!!
Giovanni Galletta, Classe 1994, Play
Obiettivi e aspettative di questa stagione?
Purtroppo non ho potuto prendere parte
alla prima parte di stagione visto che sono
stato impegnato in un semestre di scambio in Canada. Ho seguito la squadra da
lontano settimana per settimana e sentendo qualche mio compagno mi sono reso
conto che abbiamo le potenzialità per fare
bene quest'anno. Mi sono allenato in
questi mesi e sono pronto a dare una
mano ai miei compagni per raggiungere i
playoff e magari andare avanti fino in
fondo.
Quando ti sei avvicinato al basket e
perché?
Ho iniziato a circa 8-9 anni e non ho più
smesso. Avevo iniziato a giocare a calcio
ma quando ho per la prima volta giocato a
basket ho capito che quello sarebbe stato
lo sport che avrei praticato.
In una parola, cestisticamente parlando, come ti definisci?
Cervello. Essendo playmaker sono predisposto a cercare di mettere ordine in
campo e di ragionare su quale sia lo
schema migliore da chiamare, il giocatore
da servire. Mi piace controllare i ritmi
della partita e giocare per la squadra.
Un tuo pregio e un tuo difetto?
Un mio pregio è riuscire a mantenere
sempre i nervi saldi e dare ordine alla
squadra anche nei momenti più caldi
della partita (oltre al tiro da 3 punti
ahahah). Un mio difetto è che certe volte
durante le partite mi accontento, senza
cercare la soluzione migliore per fare
canestro o un assist.
Qual è il tuo giocatore di riferimento?
Pozzecco. Da sempre è il mio idolo,
anche se lui era più testa calda rispetto a me!
Per quale squadra tifi?
Seguo il basket italiano, europeo e americano ma non tifo per una squadra in particolare. Amo guardare le partite a prescindere da chi giochi.
La tua squadra ideale (a livello mondiale e con giocatori in attività)?
Paul, Korver, James, Davis e Marc Gasol
Dai un consiglio serio ed uno semiserio
ad un ragazzino che vuole diventare un
campione.
Il consiglio serio è “cerca di trovare gli
istruttori migliori che insegnino davvero
come giocare e come comportarsi dentro
e fuori dal campo”. Quello semiserio è
“divertiti, se non ti diverti non giocare... e
ogni tanto fai festa con la squadra (con
Piovani in particolare)!
Pregi e difetti di questa squadra?
Non so rispondere ancora a questa
domanda. Posso dire solo che il pregio e il
difetto coincidono: siamo giovani.
Tre secondi dalla fine della partita e sei
sotto di due. Hai la posizione ottimale
per un tiro da tre, come il tuo compagno smarcato, in posizione da tre, e
noto per essere un cecchino. Passi o
tiri?
Tiro. I cecchini in campo sono due!
Una regola del basket che cambieresti?
La regola del possesso alternato!
Se non avessi fatto basket saresti un?
Un ciccione probabilmente...
Poche parole per convincere un ragazzo che non sa che sport praticare a
diventare un giocatore di basket...
Guarda qualche partita e prova! Il basket
è uno sport pulito, che ti insegna molto di
più che la semplice pratica sportiva.
Ti aspettiamo. Intanto attendiamo la tua
intervista quanto prima. A presto
Arrivo prestissimo!
E’ MANCATO POCO...
Per la squadra di 1ᵃ Divisione purtroppo
sfuma l’aggancio in vetta alla classifica
nell’ultima partita dell’anno. Nella partita
giocata il 22 dicembre al Carraro, nonostante le migliori intenzioni, la squadra di
Matteo Giudici ha sofferto, combattuto e
giocato al meglio, ma non è riuscita a
mettere nel salvadanaio i due agognati
punti.
Il referto riporta la cronaca di uno scontro sempre alla pari, o comunque senza un
dominio da parte di una delle due formazioni. Ci sono voluti 40 minuti per decretare il vincitore che, purtroppo, non è
Ebro, ma Boom Milano Magic Utah.
Senza nessuna scusante per le assenze
fondamentali o l'arbitraggio, rimane solo
la colpa di non aver sfruttato al meglio le
nostre doti tecniche, decisamente supe-
riori ad un avversario che ha invece, dalla
propria parte della bilancia, più esperienza ma soprattutto più centimetri e chili.
Riusciamo a contrastare gli avversari
fintanto che la lotta non si sposta nel
pitturato, dove i ragazzi patiscono la fisicità di una Boom che sfrutta al meglio il
proprio vantaggio e concretizza maggiormente. In effetti noi avremmo più volte la
possibilità di realizzare e mettere punti di
distacco, ma una imprecisione molto
pesante e sicuramente qualche individualismo eccessivo ci complicano la vita al
punto di soccombere irreparabilmente
negli ultimi minuti. Il ferro sembra poi il
principale protagonista dei nostri tiri,
sempre risposti da un bordo canestro che
non lascia passare i nostri tiri, specie le
bombe da tre che potrebbero dare una
svolta alla sfida.
Rimane il rammarico di una prima posizione vista passare sotto il naso. Che dire:
mangeremo panettone e berremo spumante, ma un brindisi non ci sarà possibile. Per la prima posizione dobbiamo
aspettare. Nel mentre Coach Giudici farà
lavorare i ragazzi per colmare eventuali
lacune.
L’uscita dagli spogliatoi rincuora tutti,
dato che i ragazzi sono e rimangono un
meraviglioso gruppo di amici, uniti e
sempre pronti a sostenersi. Siamo certi
che al rientro sapranno farsi valere al
meglio. Intanto cari atleti biancoverdi vi
auguriamo il miglior Natale possibile e vi
aspettiamo per la prossima sfida.
62 a 66 (20 - 23 / 19 - 20 / 12 - 8 / 11 – 16)
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